ASSOCIAZIONE CULTURALE "TEMPI NUOVI"

Blog di informazione e discussione sulle attività della associazione

mercoledì 30 aprile 2008

Perchè la terra non sia desolata

Enzo Bianchi
www.lastampa.it

La custodia e la salvaguardia del creato sono ormai diventate uno dei temi più presenti nella meditazione dei cristiani, al di là delle differenze confessionali: a più riprese in questi due ultimi decenni le chiese cristiane sia singolarmente che insieme hanno fatto sentire la loro voce per denunciare «i peccati contro la natura» e per indicare ai cristiani e agli uomini un mutamento nel loro rapporto con la creazione. Da un lato le istituzioni ecclesiali come tali non si tengono in disparte «oggi di fronte alle prospettive di un dissesto ecologico che rende inospitali e nemiche dell’uomo vaste aree del pianeta», dal canto loro i teologi continuano a fornire e hanno fornito contributi fondamentali per una lettura cristiana della questione ecologica.
Ci si potrebbe chiedere se questa attenzione al tema non sia giunta in ritardo, sollecitata dal sorgere e dall’espandersi dei movimenti ecologisti; così come non si può negare che a volte questo interesse per il tema ecologico appare un tentativo di recupero, perfino una confessione di mea culpa, fatta senza discernimento, per il peccato di antropocentrismo.
E’ utile allora avere tra le mani una pacata rilettura delle fonti giudaico-cristiane che esortano l’uomo «a essere un umile custode del pianeta, animato da spirito di ammirazione e abnegazione». E’ quanto offre un agile libretto (Per un’ecologia cristiana, Lindau, pp. 80, e 11) curato da due coniugi francesi, Hélène e Jean Bastaire - il secondo noto in Italia per alcuni saggi su Péguy e per Eros redento, un testo illuminante sulla dialettica tra ascesi e sessualità - che ci fa ripercorrere con brevi citazioni e sapienti inquadrature quasi tre millenni di lettura della creazione con gli occhi della fede ebraica e cristiana.
Leggendo in quest’ottica il patrimonio tradizionale cristiano, dal racconto della creazione nella Genesi alle pagine evangeliche più note, da padri della Chiesa come Ireneo a santi universali come Francesco d’Assisi, fino ad autori più vicini a noi come Péguy e Claudel e alle più recenti dichiarazioni di papi e assemblee ecclesiali, ci si renderà conto che vi è spazio e materia, vi sono davvero ragioni cristiane assolute e precise per l’ecologia, ragioni mai separabili dal tema della giustizia e della pace.
La tradizione cristiana, in particolare, non può e non sa separare giustizia ed ecologia, condivisione della terra e rispetto della terra, attenzione alla vita della natura e cura per la qualità buona della vita umana. Questione sociale e questione ambientale sono due aspetti di un’unica urgenza: contrastare il disordine e la volontà di potenza, far regnare la giustizia, la pace, l’armonia. La terra, infatti, è desolata quando viene meno la qualità della vita dell’uomo e della vita del cosmo, così come la qualità della vita umana dipende anche dalla vita del cosmo di cui l’uomo fa parte e nel quale è la sua dimora.

Autore: Hélène e Jean Bastaire
Titolo: Per un’ecologia cristiana
Edizioni: Lindau
Pagine: 80
11 euro

Nessun commento: